Sottoscritto in data 13 dicembre 2018 l’accordo di rinnovo del CCNL per i pendenti di Centri Elaborazione Dati (CED), imprese ICT, professioni digitali e S.T.P
In data 13 dicembre 2018 è stato sottoscritto tra le organizzazioni datoriali Assoced e Lait e l’organizzazione sindacale UGL Terziario, l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti di Centri Elaborazione Dati (CED), imprese ICT, professioni digitali e S.T.P.. Tra le figure professionali coinvolte, oltre ai dipendenti da Centri elaborazione dati e ai dipendenti da Società tra professionisti costituite ai sensi dell’art. 10. L. n. 183/2011, anche i dipendenti da imprese ICT e Professioni Digitali.
La volontà delle Parti contrattuali di sviluppare un percorso normativo esteso al settore dell’Information and Communication Technology (ICT) e a quello delle Professioni Digitali, trova le sue ragioni nel cambiamento tecnologico all’origine dei nuovi processi produttivi e occupazionali. In questo scenario emerge con chiarezza l’intento delle Parti di rinnovare le dinamiche del lavoro all’interno del settore, per comprendere le trasformazioni tecnologiche alla base del sistema produttivo che risultano fondamentali per progettare economie reticolari e anche per garantire quei percorsi formativi e di apprendimento necessari per essere competitivi all’interno del mercato mutevole.
Tra i punti focali dell’intesa, che recepisce i principali interventi normativi apportati dal Decreto Dignità alla disciplina del mercato del lavoro, emergono: l’introduzione della nuova regolamentazione del contratto a termine, l’introduzione dello smart working e del contratto di apprendistato di I livello e di alta formazione; la possibilità per i lavoratori di aderire ad un fondo di previdenza complementare aperto “Il Mio Domani” (Gruppo Bancario Intesa San Paolo) e la possibilità di porre in essere interventi in termini di flessibilità attraverso la contrattazione di secondo livello; l’aumento salariale del 3% previsto per il prossimo triennio e l’introduzione del welfare contrattuale.
A soli sei mesi dalla scadenza dell’intesa precedente, l’accordo avrà effetto dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 e riguarderà oltre duecentomila lavoratori.
EBCE. Per quanto riguarda la Bilateralità di settore, l’intesa stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2019, la quota contrattuale di servizio per il finanziamento dell'EBCE è fissata nella misura globale di 8,50 (otto/50) euro mensili per 14 (quattordici) mensilità, di cui 6 (sei) euro a carico dei datori di lavoro e 2,50 (due/50) euro a carico dei lavoratori. La quota sarà corrisposta mensilmente, per 14 mensilità, attraverso il mod. F/24 inserendo la voce EBCE alla “ sezione INPS”. Il datore di lavoro che ometta il versamento delle quote destinate alla bilateralità è tenuto a corrispondere al lavoratore, a partire dal mese successivo alla stipulazione del presente C.C.N.L., un elemento distinto della retribuzione non assorbibile di importo pari a euro 20,00.
Fondo Easi. L’intesa stabilisce inoltre che a fronte di un aumento di 1 euro (50 centesimi a carico del datore di lavoro e 50 centesimi a carico del lavoratore) del contributo mensile da versare al Fondo Easi, i dipendenti iscritti avranno diritto ad una copertura assicurativa che potrà contare su condizioni di assoluto favore estensibile ai propri familiari. Infatti Dal 1° gennaio 2019, il contributo annuale è fissato in euro 180,00 (centottanta//00) suddivisi in 12 rate mensili di cui euro 13,50 (tredici//50) a carico del datore di lavoro e 1,50 (uno//50) a carico di ciascun lavoratore iscritto al Fondo EASI. Il datore di lavoro che ometta il versamento è tenuto a corrispondere al lavoratore in busta paga un elemento distinto della retribuzione di euro 30,00 per quattordici mensilità, utile ai fini di tutti gli istituti contrattuali, compreso il Tfr.
Fondo di previdenza complementare aperto “Il Mio Domani” (Gruppo Bancario Intesa San Paolo). I lavoratori ai quali si applica il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dipendenti di Centri Elaborazione Dati (CED), imprese ICT, professioni digitali e S.T.P., una volta superato il periodo di prova, possono volontariamente iscriversi al Fondo Pensione Aperto “Il Mio Domani” costituito allo scopo esclusivo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A decorrere dal 1 gennaio 2019
a. le aziende contribuiscono con un'aliquota pari all’ 1,55% della retribuzione utile per il calcolo del TFR a favore dei lavoratori iscritti
b. i lavoratori iscritti possono versare una contribuzione pari allo 0,55% della retribuzione utile per il calcolo del TFR mediante trattenuta mensile in busta paga.
Resta ferma la facoltà del lavoratore di contribuire al Fondo Pensione anche in misura superiore a quanto previsto dal punto b. del presente articolo, dandone opportuna comunicazione all’Azienda.
I lavoratori aderenti possono contribuire al Fondo conferendo, anche esclusivamente, i flussi di TFR in maturazione nella misura minima del 30%.
Scarica l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dipendenti di Centri Elaborazione Dati (CED), imprese ICT, professioni digitali e S.T.P del 13 dicembre 2018.